La valorizzazione dei sottoprodotti cerealicoli nell'area delle Crete senesi

Riuso dello scarto cerealicolo

Pieve a Salti - SI
A cura di
Lucia Tudini

San Giovanni d’Asso è una frazione del comune di Montalcino, nella provincia di Siena in Toscana. Sorge al centro delle Crete Senesi, così chiamate per la presenza nel terreno di argilla o creta, che dà al paesaggio il caratteristico colore grigio-azzurro. In queste terre opera la Fattoria Pieve a Salti che produce e trasforma cereali e reimpiega gli scarti della produzione.

Il progetto

La Fattoria Pieve a Salti da oltre 20 anni produce e trasforma cereali biologici generando ingenti quantità di pula (glume) che, a seguito della costituzione di una Rete soggetto tra alcune aziende cerealicole del territorio, contribuisce a determinare nell’area una produzione di scarto ancora più consistente. Per reimpiegare gli scarti della produzione, è stata avviata una collaborazione con alcuni biogassificatori locali che producono bioenergie mediante l’impiego di biomasse vegetali. Il prodotto che residua dalla produzione di bioenergia (digestato) viene ritirato per essere re-impiegato come fertilizzante ammendante nel terreno a parziale reintegro delle asportazioni derivate dalla produzione agricola.

I punti di forza

Alla base dell’avvio dell’iniziativa di economia circolare, che prevede la produzione di bioenergia ottenuta dallo scarto della produzione cerealicola e il reimpiego del digestato nella fertilizzazione dei terreni, vi è la spiccata propensione dell’imprenditrice verso l’innovazione. La stessa è anche promotrice della costituzione della Rete Soggetto tra le aziende cerealicole del territorio che ha contribuito alla valorizzazione dei sottoprodotti della produzione nell’area delle Creti senesi. L’attenzione posta nei confronti di processi produttivi sostenibili e verso una produzione di alimenti sani, ha innescato nell’azienda un circolo biologico virtuoso e il contesto familiare in cui è nata l’iniziativa ha contribuito a creare un ambiente dinamico e proattivo.

I fattori di eccellenza

  • Circolo biologico virtuoso: con la cessione del sottoprodotto dei cereali (pula) ai biogassificatori per la produzione di energia e il reimpiego del digestato nei terreni come ammendante, operazione che risulta economicamente conveniente ma che consente soprattutto di reintegrare, almeno parzialmente, le asportazioni derivate dalla produzione primaria. 
  • Creazione di filiera: per la costituzione di una Rete Soggetto tra i cerealicoltori biologici che insistono tutti nel medesimo comprensorio (area a sud di Siena). 
  • Punto di riferimento territoriale: per la capacità di creare aggregazione tra i diversi soggetti, di trovare soluzioni a problemi condivisi, di proporre prodotti di qualità. 

Focus

Intervista

I numeri del progetto

  • 700 ha dimensione aziendale 
  • 5.000-6000 q/anno produzione di cereali nella Fattoria 
  • 60 aziende aderenti al Contratto di rete 
  • 10 produzione di cereali dai retisti e 
  • 28.000-29.000 q/anno leccio 
  • 20% sul totale di cereali prodotti: produzione di pula 

Finanziamento pubblico 

  • 108.000,00 € – Misura 4.2 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli” PSR Toscana 2014-2020 
  • 123.000,00 € – Misura 4.1.3 “Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole” PSR Toscana 2014-2020 
  • 270.000,00 € circa – Misura 11 “Agricoltura biologica” PSR Toscana 2014-2020 
  • 29.600,00 € circa – Sottomisura 11.3 “Indennità compensative per le aree montane” PSR Toscana 2014-2020 

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