Nel Comune di Castel del Rio, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, gli alberi di castagno secolari si inerpicano lungo ripide pendici collinari che rendono difficile l’accesso ai macchinari e la raccolta delle castagne – rigorosamente fatta a mano. La produzione del Marrone di Castel del Rio è protetta dal marchio IGP; inoltre, la cura e la coltivazione del castagneto seguono rigorosamente pratiche biologiche e derivano da insegnamenti storici tramandati di generazione in generazione. In questo contesto, di produzioni di qualità e di rispetto del patrimonio rurale, si inserisce Il regno del Marrone, un’azienda agricola specializzata sul marrone condotta da Sergio Rontini e dalla figlia Monia.
L’azienda
Il Regno del Marrone opera da oltre 60 anni in un territorio che per tradizione e conformazione geografica ospita da millenni i castagneti. A conduzione familiare da quattro generazioni, l’azienda cura tutto il ciclo produttivo del marrone IGP di Castel del Rio secondo pratiche agricole e ambientali sostenibili garantendo un prodotto a km0. L’azienda agricola, inoltre, è particolarmente attenta alla tutela dell’ambiente e persegue la lotta biologica e la salvaguardia delle api, adoperandosi per conservare e proteggere la biodiversità all’interno dell’ecosistema aziendale. Dal 2010, inoltre, per favorire il risparmio energetico, si è dotata di impianti fotovoltaici, mentre, in un’ottica di gestione circolare delle risorse, ha realizzato un impianto di combustione degli scarti del marrone (prevalentemente la buccia) che genera il calore per gli essiccatori.
I punti di forza
Il riuso degli scarti dei marroneti più piccoli – che poco si prestano alla vendita sul mercato – e delle bucce dei marroni utilizzati, costituisce un punto di forza dell’azienda. I sottoprodotti, infatti, vengono utilizzati per realizzare altri prodotti trasformati in azienda e per alimentare gli essiccatori. Il calore degli impianti è, infatti, generato dalla combustione della legna di potatura e delle bucce dei marroni. Un ulteriore elemento che distingue l’azienda è l’uso di energie rinnovabili grazie a un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica-termica. Il rispetto per l’ambiente e gli ecosistemi si riscontra nella lotta biologica, nella salvaguardia delle api e la conservazione e protezione della biodiversità. L’integrazione con il territorio e le sue tradizioni è assicurata dalla partecipazione nel comitato promotore del Biodistretto Appennino Bolognese e dalla trasmissione dei saperi di generazione in generazione.
I fattori di eccellenza
- Innovazione: riutilizzo dei sottoprodotti dei castagneti e dei marroni per la produzione di energia termica
- Sostenibilità ambientale: i marroni prodotti con pratica biologica, utilizzo di energie rinnovabili, conservazione degli ecosistemi e della biodiversità animale e vegetale
- Custodia di saperi e tradizioni: l’adozione di pratiche agricole tradizionali, tutela del carattere di autenticità della cultivar, trasmissione delle ricette tradizionali
- Integrazione e promozione del territorio: con la partecipazione al comitato di promozione del biodistretto e organizzazione di visite guidate
Focus
Intervista
I numeri dell’azienda
- 170,68 ha
- 43,44 ha di Marroneti di Castel del Rio IGP
Finanziamento pubblico
- Importo non disponibile- Misura 19.2 “Sostegno allo sviluppo locale di tipo partecipativo” Operazione 19.2.01 – Azione 8 PSR Emilia-Romagna 2014-2020
- Importo non disponibile- Misura 4.1.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” PSR Emilia-Romagna 2014-2020