Il recupero di aree abbandonate per la fruizione e la protezione dell'ambiente

Piantagione specie arboree

Provincia di Lucca e Pisa
A cura di
Rosa Rivieccio e Saverio Maluccio

I servizi ecosistemici prodotti dalle aree boscate costituiscono per l’ambiente e la collettività dei benefici ambientali riconducibili alla qualità dell’aria e dell’acqua, alla mitigazione del clima, dei suoli sani e fertili e dei servizi ricreativi e socioculturali. In quest’ottica, i percorsi di risanamento di aree non utilizzate, abbandonate all’incuria e degradate, tramite la messa a dimora di nuovi alberi costituiscono un esempio di buona pratica soprattutto nelle aree marginali del nostro paese. 

Il progetto

Il progetto mira a produrre servizi ecosistemici (assorbimento di CO2, conservazione dell’assetto idrogeologico, tutela della biodiversità, riqualificazione ambientale, ecc.) e a sensibilizzare, attraverso la riforestazione delle aree degradate del territorio della provincia di Lucca e Pisa, la popolazione al tema della tutela ambientale. Il progetto è stato ideato dal gruppo di lavoro dell’Ufficio Ambiente che il Consorzio 1 di Bonifica Toscana Nord ha costituito per svolgere i compiti istituzionali in forme operative ed efficaci al passo con le esigenze territoriali. 

I punti di forza

Gli obiettivi del progetto e delle pratiche selvicolturali ad esso correlate sono la generazione e il miglioramento dei servizi ecosistemici prodotti dalla messa a dimora degli alberi. Il principale obiettivo è l’assorbimento di carbonio ed è stato stimato che grazie al progetto la CO2 sottratta all’atmosfera in un anno è di 46 tonnellate per ettaro. Gli altri servizi ecosistemici prodotti sono la riqualificazione ambientale, con il miglioramento della funzione ricreativa e dei benefici socioculturali, la conservazione della biodiversità e un buon assetto idrogeologico. Inoltre, non secondaria, è la maggiore sensibilizzazione riscontrata da parte della cittadinanza nei confronti delle tematiche legate alla tutela e gestione dell’ambiente forestale. 

I fattori di eccellenza

  • Approccio tecnico/scientifico per le azioni di riqualificazione: grazie al quale, sin dalle prime fasi progettuali, è possibile pianificare e attuare azioni di recupero e valorizzazione delle aree degradate al fine di mitigare i cambiamenti climatici e tutelare la biodiversità. 
  • Attività di supporto di un ente consortile a favore degli Enti locali: in tutte le fasi operative a partire da quella progettuale, alla messa a dimora delle essenze arboree e arbustive, alla fase finale di manutenzione delle piante. 
  • Maggiore attenzione dei cittadini nei confronti dell’ambiente: grazie alle adeguate azioni di sensibilizzazione sulle tematiche di tutela e rispetto dell’ambiente. 

Focus

Intervista

I numeri del progetto

  • 8 ha di diradamenti selettivi 
  • 3 ha superficie interessata 
  • circa 3.000 alberi piantati tra il 2021 e il 2023

Finanziamento pubblico 

  • Nessuno 

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