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Le Bandite di Scarlino

Puntone di Scarlino - GR
A cura di
Antonio Papaleo

Scarlino, cittadina di antica origine del litorale Toscano, si estende su un territorio che va dalle pendici nord-occidentali del massiccio collinare Poggio Ballone (pendio del Monte d’Alma) fino all’area protetta della fascia costiera del promontorio delle Bandite di Scarlino. Data la sua posizione geografica, la morfologia del territorio e l’aspetto tipicamente medievale dell’antica cittadina, l’economia locale si basa prevalentemente sul turismo.

L’azienda

L’azienda si estende in provincia di Grosseto nel territorio dei comuni di Scarlino, Follonica, Castiglione della Pescaia e Gavorrano. Le attività svolte nell’ambito del complesso Le Bandite sono volte alla valorizzazione, conservazione e salvaguardia degli ecosistemi agricoli e forestali. Tra le varie iniziative vi è l’allevamento dell’asino dell’Amiata dichiarato razza a rischio d’estinzione il cui recupero vede l’inserimento di asine nel progetto Fattoria Didattica e il loro impiego nelle attività di onoterapia e trekking someggiato all’interno dell’area delle Bandite in collaborazione con alcune Associazioni locali. Nel 2011 è stato avviato, con la partecipazione di soggetti del mondo scientifico, istituzionale e produttivo, il progetto Filami – filiera latte asine amiatine diretto alla creazione di una filiera per la produzione di latte d’asina, sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.  

I punti di forza

L’avvio e gestione di una filiera del latte di asina da parte di un Ente Pubblico capace di creare le giuste sinergie tra diversi soggetti è un punto di eccellenza del progetto. La valorizzazione economica della filiera produttiva e il recupero della popolazione asinina autoctona contribuiscono alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gli obiettivi del progetto permettono alle imprese agricole di individuare nuovi sbocchi di mercato grazie a una domanda crescente di latte d’asina. Grazie alle caratteristiche di docilità, intelligenza e disponibilità, l’asino nell’onoterapia costituisce un forte aiuto per ragazzi, adulti e anziani in difficoltà psicologiche o di disagio sociale. L’azienda collabora con alcune associazioni del territorio che si occupano di terapie riabilitative a soggetti disabili con gli asini. Questi, infine, trovano impiego nel trekking someggiato e nella pulizia del sottobosco. 

I fattori di eccellenza

  • Capacità di aggregazione: per aver saputo creare sinergie tra il mondo della ricerca, quello professionale e istituzionale allo scopo di valorizzare elementi caratteristici del territorio. 
  • Sviluppo sostenibile: per la capacità di custodire la biodiversità e costruire le opportunità di usufruire efficacemente e in armonia con l’ambiente le potenzialità del patrimonio naturale anche dal punto di vista economico. 
  • Integrazione tra attività produttiva e dimensione sociale: l’utilizzo degli animali allevati – gli esemplari maschi non destinati alla produzione di latte – per attività onoterapia, trekking someggiato, pulizia del sottobosco, didattica per le scuole. 
  • Capacità di evidenziare il ruolo dell’Ente Pubblico: contribuire alla realizzazione di un centro produttivo e ricreativo, dedito anche alla divulgazione della conoscenza del patrimonio agricolo forestale regionale, connotandolo delle caratteristiche che la funzione pubblica deve rappresentare anche a servizio delle aziende del territorio. 

Focus

Intervista

I numeri dell’azienda

  • 9.000 ha ettari di superficie  
  • 2 allevamenti per la produzione e ripopolamento della selvaggina 
  • 1 allevamento di vacche maremmane allo stato brado 
  • 130 asini amiatini allevati di cui circa 100 femmine per la produzione di latte 
  • 1,21,5 kg di latte/giorno che un’asina può produrre 

Finanziamento pubblico 

  • 479.000,00 circa – Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale” PSR Toscana 2007-2013 

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