Il comune di Conversano (l’antica Norba) è situato a 30 km a sud di Bari su una collina a circa 200 metri sul livello del mare, sovrastata dall’imponente castello con la sua torre cilindrica e la piazza antistante. In questo territorio specializzato nelle produzioni arboree tradizionali, tra le quali i mandorleti e gli uliveti, spicca la coltivazione della ciliegia e, in particolare, la cultivar Ferrovia.
In questo contesto, e in particolare nell’agro di Conversano, su una superficie di circa 23 ettari opera l’azienda agricola Tenuta Carelli di Marilù Perrone.
L’azienda
L’azienda è nata nel 1997 quando Marilù Perrone ha preso in affitto una parte dell’azienda paterna e ha iniziato a condurla con il metodo dell’agricoltura biologica.
All’interno dell’azienda si erge la masseria fortificata del ‘700 all’interno delle cui mura di cinta vi sono l’antico agrumeto, il palmento, ovvero le grandi vasche per la macina, e le antiche cisterne per la raccolta delle acque piovane, mentre all’esterno sono presenti l’antica cappella e il frutteto. L’azienda biologica si sviluppa su una superficie di circa 23 ettari (di cui 12 di proprietà e 11 in fitto) dove vengono coltivati olivi, ciliegi, mandorli, vigneti, seminativi e melograni. Una parte del terreno è boschiva. L’imprenditrice gestisce l’azienda con il supporto degli altri membri della famiglia e nei periodi di raccolta di avvale dell’aiuto di alcuni operai per le operazioni di raccolta.
I punti di forza
Il percorso formativo sui moderni metodi di conduzione di un’azienda biologica hanno aumentato non solo le conoscenze tecniche dell’imprenditrice ma favorito anche una vera e propria “coscienza bio” con riferimento sia al processo produttivo sia i possibili sbocchi di mercato dei prodotti aziendali. Il percorso aziendale bio è stato avviato grazie al sapiente utilizzo di diversi finanziamenti pubblici messi a disposizione dalle politiche di sviluppo rurale nel corso del tempo.
La capacità di fare rete ha portato l’imprenditrice a diventare socia fondatrice dell’associazione di promozione sociale Eco, Bio, Equo che si propone di costruire una rete con i Gruppi di Acquisto Solidale per promuovere la vendita su tutto il territorio nazionale.
I fattori di eccellenza
- Agricoltura biologica e cultivar locali: l’azienda ha fatto della produzione bio un fattore di competitività e la partecipazione a reti supporta la vendita del proprio prodotto.
- Competenza: l’aggiornamento continuo da parte dell’imprenditrice sui moderni metodi di conduzione di un’azienda biologica l’ha resa competente nella gestione aziendale e nella vendita dei prodotti
- Capacità gestionale e amministrativa: attraverso il ricorso a diverse misure offerte dal PSR l’imprenditrice è riuscita a potenziare l’azienda.
Focus
Intervista
I numeri del progetto
- 23 ha di terreno
- Produzione biologica
- 250 q.li/anno di ciliege
- 20 q.li/anno di olio extra vergine di oliva
- 30 q.li/anno di mandorle
- 250 q.li/anno di uva da vino
Impianto fotovoltaico
- 11 kW
Finanziamento pubblico
- 1.500,00 € – Misura 114 “Utilizzo di servizi di consulenza” PSR Puglia 2007-2013
- 55.500,00 € ‐ Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” PSR Puglia 2007- 2013
- 5.000,00. € – az. 1 Misura 214 “Pagamenti agro ambientali – Agricoltura biologica” PSR Puglia 2007-2013