In Liguria il benessere degli anni ‘60 ha avviato un progressivo esodo dall’entroterra alla costa privando le aree rurali dei loro primi manutentori: gli agricoltori. Gli effetti della lunga fase di abbandono si sono manifestati sotto forma di un diffuso dissesto idrogeologico a cui di recente si sta cercando di porre rimedio con strumenti idonei per ristabilire il rapporto agricoltura – territorio in chiave produttiva e conservazionista. Ad Airole, in provincia di Imperia, l’azienda vitivinicola “’A Trincea” opera mettendo in pratica questa duplice lettura del ruolo dell’agricoltura.
L’azienda
L’azienda agricola è stata avviata nel 2000 e negli anni la superficie aziendale si è ingrandita grazie al recupero di nuovi terreni. Ciò che caratterizza le scelte imprenditoriali dell’azienda è che non si limitano a massimizzare il profitto, ma valorizzano l’agricoltura come componente fondamentale del paesaggio in senso ambientale ed economico-sociale. Questo approccio ha portato Dino Masala a ristrutturare, o ricostruire ex-novo, 80.000 mq di muretti, che si sviluppano linearmente per circa 20 km e a recuperare un sentiero per fini turistici. Attualmente l’azienda, gestita dalle figlie e dalla moglie, si estende su circa 34 ettari, una dimensione aziendale notevole per la Liguria, e dispone di una cantina e di un locale per la vendita diretta del vino.
I punti di forza
La consapevolezza del titolare che nell’entroterra il successo economico di un’impresa agricola dipende in buona parte dal suo rapporto con il territorio ha portato all’elaborazione di una strategia imprenditoriale che pone al centro la multifunzionalità e la diversificazione i punti principali dello sviluppo: il prodotto, frutto di una ricerca storica e agronomica che lo caratterizza dal punto di vista territoriale, è valorizzato attraverso una filiera corta (vendita diretta e accordi con la ristorazione locale) e l’acquirente del vino prodotto è reso partecipe della gestione del territorio. ll PSR oltre ad offrire la possibilità di realizzare investimenti migliorativi, ha permesso, grazie al Gruppo di Azione Locale Riviera dei fiori, di creare sinergie con i comuni della Val Roja e della Val Nervia, valorizzando l’azienda come posto tappa della rete escursionistica che collega le due vallate.
I fattori di eccellenza
- Recupero del territorio: i terreni abbandonati sono stati resi produttivi grazie a una notevole opera di sistemazione idraulica. La ristrutturazione (o la realizzazione, a seconda dei casi) dei terrazzamenti è stata accompagnata dal recupero delle emergenze naturalistiche locali selvatiche e domestiche.
- Sinergie con gli enti pubblici locali: per la valorizzazione turistica del territorio.
- Agricoltore come custode del paesaggio: ruolo testimoniato dall’esperienza dell’azienda
Focus
Intervista
I numeri dell’azienda
Produzione
- 20 ha coltivati ad olivo
- 14 ha coltivati a vite
- 25.000 –30.000 bottiglie Vino bianco e rosso in tutto l’anno
Occupazione
- 4 lavoratori familiari impiegati a tempo parziale
- 8 operai (stagionali)
Finanziamento pubblico
- € 120.698,00 €- Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” PSR Liguria 2007-2013
- € 3.179,00 €- Misura 211 “Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane” PSR Liguria 2007-2013
- € 6.44,00 €- Misura 214 “Pagamenti agro-ambientali – agricoltura integrata” PSR Liguria 2007-2013