Agricoltura e ambiente: produzione di paesaggio e biodiversità

Comprensorio neorurale La Cassinazza

Giussago - PV
A cura di
Rita Iacono e Novella Rossi

A circa 15 Km da Milano, all’interno del territorio neorurale di Giussago e a cavallo di alcuni Comuni della Provincia di Pavia, si sviluppa un’area in cui l’ambiente e l’uomo vivono in totale armonia: il comprensorio neorurale La Cassinazza. 

Il territorio si estende su una superficie di circa 1.500 ettari, ricchi di aree boscate, zone umide e terreni coltivati. 

L’azienda 

Il Comprensorio nasce a metà degli anni ‘90, dalle idee pionieristiche della famiglia Natta decisa a recuperare le ampie distese di seminativi ridisegnando completamente il paesaggio. Grazie a un processo di rinaturalizzazione orientato da Politiche Agro-ambientali Europee innovative, con l’introduzione di boschi e di aree umide, l’orizzontalità e la sconfinatezza tipica dei territori risicoli è stata sostituita con una più naturale sintonia tra gli elementi territoriali e agricoli. L’attività principale del comprensorio è la produzione di seminativi, in particolare di riso, coltivato sia in modo convenzionale sia biologico, in un contesto ricco di ampie aree umide, boschi, prati, siepi e filari campestri. La gestione sostenibile di queste aree è perseguita anche con l’agricoltura conservativa che stimola lo sviluppo di comunità microbiche che migliorano le proprietà fisiche e chimiche dei terreni. 

I punti di forza

Il paesaggio concepito dall’azienda è esso stesso un prodotto, proprio come previsto dall’agricoltura di terza generazione, secondo cui il territorio agricolo è considerato come un motore economico e sociale, rispettoso dell’ambiente e volto al recupero del patrimonio rurale. In questo habitat caratterizzato da elevati livelli di diversità è prodotto, per la gran parte della superficie agricola utilizzata, un riso di alta qualità in tre varietà: Carnaroli, Volano e Rosa Marchetti. Il riso coltivato in modo naturale, senza l’utilizzo di insetticidi ed a bassissimo apporto di concimi chimici è venduto con il marchio “Anno Mille” che richiama la naturalità del paesaggio tipico di oltre 10 secoli fa. Il riso prodotto gode della certificazione “Biodiversity Alliance” da parte dell’ente CCPB, che garantisce produzioni compatibili con l’obiettivi della tutela della biodiversità. 

I fattori di eccellenza

  • Produzione di paesaggio: la filosofia aziendale da anni persegue un obiettivo specifico legato al ripristino e recupero di elementi ambientali naturali come “fattori di produzione agricola”.  
  • Biodiversità: per il recupero di elevati livelli di diversità animale e vegetale funzionali a una produzione agricola sostenibile.  
  • Sostenibilità ambientale della produzione: nella realizzazione di un prodotto di alta qualità (riso) secondo i principi dell’agricoltura sostenibile (riduzione di input chimici correlata all’aumento della diversità biologica dell’ambiente agricolo in termini di flora e fauna). 

Focus

Intervista

I numeri del progetto

  • 70 ha di aree umide 
  • 600 ha di riso 
  • 300 ha di altri seminativi

Produzioni

  • 40.000 q. di risone 

Evoluzione della biodiversità dal 1996 al 2016 

  • 171% Uccelli  
  • 160% Uccelli nidificanti  
  • 81% Mammiferi  
  • 114% Farfalle diurne  
  • 146% Libellule  
  • 90% Cavallette  
  • 180% Licheni epifiti  

Finanziamento pubblico 

  • Misura 214 “Pagamenti agroambientali” PSR Lombardia 2007-2013 
  • Misura 216 “Investimenti non produttivi” PSR Lombardia 2007-2013 
  • Misura 221 “Imboschimento di terreni agricoli” PSR Lombardia 2007-2013 
  • Sottomisura 4.4 “Investimenti materiali per le aziende” PSR Lombardia 2007-2013 
  • Misura 10 “Pagamenti agro-climatico ambientali” PSR Lombardia 2007-2013 

Galleria fotografica

Casi correlati