L’Alto Viterbese è prettamente dedito all’agricoltura e il terreno ricco di potassio e la presenza del Lago di Bolsena conferiscono ai prodotti caratteristiche particolari. Rilevanti sono le coltivazioni dell’olivo, della castagna e della patata, ma assai note sono anche le bellezze storico-artistiche e paesaggistiche. Dagli Etruschi all’espansione di Roma, dall’epoca Medievale all’epoca Rinascimentale, di cui rimangono tracce straordinarie. In questo territorio inoltre ricade la Riserva Naturale di Monte Rufeno che offre interessanti escursioni.
Il consorzio
CO.PA.VIT. è un Consorzio nato nel 2008 promosso dalla Riserva Naturale Monte Rufeno grazie al programma regionale Natura in Campo grazie al quale è stato possibile realizzare lo stabilimento che oggi ospita l’impianto di trasformazione della patata. L’obiettivo dell’iniziativa è restituire valore aggiunto alla produzione in un territorio dove la patata sta ottenendo il riconoscimento IGP e dare nuovi sbocchi produttivi e commerciali alla filiera della patata dell’alto viterbese, la più importante coltura del territorio. Il Consorzio coinvolge le maggiori realtà locali produttrici di patate della zona, tre cooperative che associano oltre 600 produttori.
I punti di forza
La progettazione di filiera avviata grazie al finanziamento del PSR ha permesso agli imprenditori del settore pataticolo di accedere, in forma associata, al cofinanziamento del PSR di cui hanno beneficiato le tre cooperative del CO.PA.VIT. e le aziende private che, nell’ambito della produzione della patata, hanno presentato progetti di miglioramento aziendale. L’abilità nel fare rete tra i produttori, le amministrazioni locali e regionali è stato il motore che ha dato vita a ciò che oggi è un vero e proprio impianto industriale. L’accesso alla misura 124 ha promosso l’elaborazione di un modello GIS previsionale per il controllo di un parassita del tubero in grado di fornire indicazioni agli imprenditori sulle cure agronomiche a seconda delle zone. Per il corretto funzionamento, il sistema GIS sfrutta le stazioni meteorologiche presenti sui campi e chiama gli agricoltori coinvolti a fare rete per restituire valore aggiunto, all’economia e alla natura.
I fattori di eccellenza
- Capacità di fare rete: a livello sia istituzionale, curando i rapporti con le Amministrazioni, cercando di accedere ai fondi pubblici disponibili, sia territoriale, unendo le realtà presenti sul territorio in un’ottica di lungo periodo, per essere più forti sul mercato
- Restituire valore aggiunto all’attività agricola: utilizzando la seconda scelta di produzione
- Innovazione: per lo studio di un progetto innovativo, altamente specializzato, e fortemente competitivo
- Sostenibilità: per la cura del territorio in funzione di un’imprenditoria agricola dinamica
Focus
Intervista
I numeri del progetto
- 1.200 ha di superficie totale coltivata
- 1,5 ha circa di dimensione media aziendale
- 50.000 ton/anno circa di patate prodotte
Finanziamento pubblico
- 12.890,00 € – Misura 111 “Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione” PSR Lazio 2007-2013
- 116.679,17 € – Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” PSR Lazio 2007-2013
- 7.120.520,22 € – Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” PSR Lazio 2007-2013
- 241.122,29 € – Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nel settore agricolo, alimentare e forestale” PSR Lazio 2007-2013