Aggregazione di produttori e rivalutazione della liquirizia come cultivar d'eccellenza

Dalla DOP Liquirizia di Calabria

Alto Ionio cosentino - CS
A cura di
Emilia Reda e Anna Tancrè

L’area dell’Alto Ionio cosentino si trova nella zona settentrionale della Calabria, tra la Piana di Sibari e quella di Metaponto. Il paesaggio è molto vario e va dalle spiagge ioniche, alle vette del Massiccio del Pollino. Nell’Alto Ionio cosentino è rinomata la produzione di agrumi, specie nella fascia costiera, rilevanti sono anche le coltivazioni dell’olivo, di vitigni antichi, di peperoncini. Tra le tipicità di questi luoghi una menzione specifica meritano i fichi (DOP Fico del cosentino) e la liquirizia di Calabria DOP.

Il progetto

Dalla DOP Liquirizia di Calabria è un Progetto Integrato di Filiera (PIF) promosso nel 2008 da Nature Med S.r.L., azienda di trasformazione e commercializzazione della liquirizia, con l’obiettivo di dare nuovi sbocchi produttivi e commerciali alla filiera della liquirizia di Calabria. Il PIF coinvolge le maggiori realtà locali produttrici di liquirizia della regione, un’azienda di trasformazione, un’organizzazione professionale di categoria, un centro di ricerca e una società editrice nazionale. 

Il PIF è stato avviato con il fine di aggregare gli imprenditori e restituire valore aggiunto alla produzione, in un territorio dove la liquirizia ha ottenuto il riconoscimento DOP. 

I punti di forza

L’aggregazione dei partecipanti alla filiera ha dato avvio al processo di valorizzazione del prodotto biologico e di qualità che ha permesso, nel 2011, di ottenere il riconoscimento DOP liquirizia di Calabria dando uno stimolo alla ripresa del comparto. Sulla base delle abitudini ed esigenze del consumatore è stato avviato a un processo produttivo attento alla qualità, all’origine della materia prima e alla salubrità del prodotto. Ai fini della tracciabilità del prodotto, la radice di liquirizia raccolta e conferita per la trasformazione proviene da coltivazioni e zone di produzione mappati e identificati. L’innovazione nel processo di produzione e trasformazione ha apportato un miglioramento del reddito delle aziende del PIF che raccolgono la radice e la conferiscono per la trasformazione e favorito il consolidamento della loro posizione sul mercato e l’ingresso in nuovi mercati a livello nazionale e internazionale. 

I fattori di eccellenza

  • Rete: l’aggregazione delle realtà produttive locali ha rafforzato la loro posizione sul mercato e rilanciato un prodotto tradizionale ma fortemente compromesso.  
  • Innovazione: ha interessato la strategia comunicativa di informazione e promozione del prodotto; gli impianti di trasformazione del prodotto e i mercati consentendo il riposizionamento del prodotto puntando anche sulla versatilità della liquirizia con conseguente diversificazione della produzione per più utilizzi (gastronomico, farmaceutico, terapeutico). 
  • Qualità: il prodotto ha ottenuto il riconoscimento del marchio DOP, sia per la radice che per l’estratto. Inoltre, per le sue caratteristiche (cresce spontaneamente) si presta a essere coltivato con l’approccio biologica. 

Focus

Intervista

I numeri del progetto

  • 200 ha di superficie coltivata aziende PIF 

Produzione 

  • 5.000 q./anno di cui 3.500 di radice, 800 q. di radice semilavorata, 700 q. di estratto di liquirizia 

Finanziamento pubblico 

  • 48.000,00 € – Misura 111 “Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione” PSR Calabria 2007-2013 
  • 293.450,00 € Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” PSR Calabria 2007-2013 
  • 140.000,00 € – Misura 133 “Sostegno alle associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare” PSR Calabria 2007-2013 

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