L’area del Vulture-Alto Bradano si trova in provincia di Potenza, in un territorio vocato alla cerealicoltura, dove, tra fonti di acqua minerale e antichi vitigni d’Aglianico, si susseguono vaste estensioni a grano. Il territorio, ricco di storia e abitato dal neolitico, possiede bellezze storico artistiche di rilievo, tra cui il Castello federiciano di Melfi. Di rilievo è anche il patrimonio naturalistico-ambientale per la presenza di boschi, sorgenti e aree a pascolo.
Il progetto
L’esigenza di creare nuovi sbocchi di mercato per le aziende agricole, puntando su produzioni tipiche di qualità della zona del Vulture-Alto Bradano ha portato alla costituzione dell’Associazione temporanea di imprese che ha dato vita al progetto Buon Grano. Lo scopo dell’iniziativa è di tutelare e valorizzare il patrimonio genetico delle antiche varietà di frumento duro tipiche della regione, come il Senatore Cappelli, per proporre nuovi prodotti, diversificando l’offerta e acquisendo maggiore competitività.
I punti di forza
Cooperazione e recupero delle tradizioni colturali locali sono i punti di forza del progetto Buon Grano. La partecipazione al progetto delle imprese agricole lucane e del Centro di Ricerca ha favorito la nascita di un modello per l’innovazione della filiera di grano duro che ha consentito il recupero di antichi patrimoni genetici pregiati e graditi per il consumo agroalimentare. La sperimentazione ha favorito la selezione e l’adozione delle migliori tecniche di coltivazione e produzione del frumento di grano duro, ottenendo standard qualitativi eccellenti. La trasferibilità del progetto è risultata un fattore determinante per la crescita della filiera corta a beneficio delle imprese del comparto e dell’intero territorio. La strategia ha contribuito a rafforzare l’identità locale e l’appartenenza ai luoghi di produzione e a posizionare il prodotto in nuove nicchie di mercato.
I fattori di eccellenza
- Rete: il progetto ha dato avvio a un’attività condivisa tra imprese agricole e Centro di Ricerca per la creazione e il rafforzamento della filiera corta e il recupero di elementi culturali identificativi del territorio;
- Tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche locali: il progetto ha permesso il recupero di antiche cultivar che hanno incrementato le produzioni di nicchia, a forte connotazione territoriale, in funzione di una maggiore redditività delle aziende agricole.
- Innovazione e trasferibilità: modello sperimentato replicabile (ricerca, trasferimento in campo, produzione) e condivisione delle conoscenze relative alle pratiche di coltivazione con alti standard qualitativi.
Focus
Intervista
I numeri del progetto
- 5 aziende agricole
- 1 azienda agrituristica
- 1 pastificio
- 1 Centro di Ricerca
Estensione
- 215 h di estensione
- 25 ha sottoposte a sperimentazione
Finanziamento pubblico
- 109.970,00 € – Misura 124 ”Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nel settore agricolo, alimentare e forestale” PSR Basilicata 2007-2013