L'oliva ascolana tenera è un patrimonio da salvaguardare e valorizzare perché tutti la possano conoscere

Azienda Olive Gregori

Montalto delle Marche - AP
A cura di
Andrea Bonfiglio

Con oltre mille ettari coltivati ad uliveti, il territorio della provincia di Ascoli Piceno copre quasi la metà dell’intera produzione regionale di olio extravergine. In questo contesto, precisamente nel piccolo comune di Montalto delle Marche, l’azienda Olive Gregori dedica tutta la sua attività a una varietà di oliva di elevato pregio, l’oliva tenera ascolana, insignita della Denominazione di Origine Protetta e vanto di tutto il territorio del Piceno.

L’azienda

L’azienda presenta un ordinamento produttivo finalizzato prevalentemente alla produzione biologica di olive da olio e da mensa e dell’oliva tenera ascolana DOP. L’azienda si distingue per l’attenzione alla qualità dei prodotti e dell’ambiente e per la sua capacità di innovare. Infatti, grazie a un invaso per la raccolta delle acque piovane e un sistema di distribuzione mediante gocciolatoi ottiene un elevato risparmio idrico. I sottoprodotti della lavorazione delle olive sono reimpiegati per uso energetico e come fertilizzante naturale. In campo agronomico, ha adottato un’innovazione poco diffusa nel settore olivicolo che ha consentito di migliorare la consistenza dell’oliva aumentandone la resistenza alla raccolta meccanizzata e le sue qualità organolettiche. 

I punti di forza

L’azienda ha investito sulla qualità convertendo l’intera produzione in biologico e puntando sull’oliva tenera ascolana che ha una bassa resa produttiva ma un’elevata qualità. L’azienda controlla tutte le fasi aziendali dalla produzione, alla trasformazione in olive in salamoia e in olio, al confezionamento, alla promozione dei prodotti e alla vendita diretta. I prodotti realizzati hanno ottenuto importanti riconoscimenti e sono commercializzati anche all’estero. 

L’azienda ha adottato un’innovazione agronomica che le ha consentito di migliorare la resistenza e le qualità dell’oliva. Di recente ha avviato una collaborazione con una nota impresa marchigiana per creare una nuova conserva, non ancora presente sul mercato, ottenuta dall’unione dell’oliva ascolana tenera con il Paccassassi, il finocchio selvatico marino coltivato sul Monte Conero. 

I fattori di eccellenza

  • Qualità e sostenibilità: per la grande attenzione alla qualità, alla tipicità e all’ambiente mediante la coltivazione in biologico di una varietà di oliva DOP e la valorizzazione dei sottoprodotti della lavorazione delle olive. 
  • Innovazione: per la ricerca continua di innovazioni di prodotto e processo con la collaborazione di enti di ricerca e altre imprese della filiera. 
  • Diversificazione: per la capacità di controllare l’intera filiera attraverso la produzione, la trasformazione in loco delle olive e la vendita diretta. 

Focus

Intervista

I numeri dell’azienda

Produzione media annua

  • 12,26 t di olive da olio e da tavola ascolana 
  • 19,6 t foraggi da pascolo 

Finanziamento pubblico 

  • 245.609,00 € – Misura 1.1.2 “Insediamento di giovani agricoltori” e “Pacchetto giovani” PSR Marche 2007-2013
  • 124.417,00 € – Sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento per l’insediamento di giovani agricoltori” PSR Marche 2014-2020 
    • Sottomisura 3.1 “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità” PSR Marche 2014-2020 
    • Misura 10.1 “Produzione integrata per la tutela delle acque” PSR 2014-2020 
    • Misura 11.1 “Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica” PSR marche 2014-2020 
    • Sottomisura 16.1 “Finanziamento dei Gruppi Operativi” (in qualità di partner di progetto)” PSR Marche 2014-2020 
  • 32.173,00 € – Misure a superficie PSR Marche 2014-2020 
  • 21.597,00 € – L.R. 56/97 art. 5 – Sostegno agli investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza delle aziende agricole – Contributo in conto interesse 
    Aiuti alle imprese agricole per danni causati alle strutture aziendali ed alle scorte ai sensi dell’art. 5 comma 3 del d.lgs. n. 102/2004 e ss. mm. e ii. 

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