Dall'irrigazione a pioggia a quella a goccia: verso la piena sostenibilità del sistema irriguo

Irrigazione a goccia

Trento
A cura di
Silvia Baralla e Giampiero Mazzocchi

Il consorzio Val di Non è un consorzio di secondo grado che gestisce in maniera coordinata, per altri circa cinquanta consorzi di primo grado, l’approvvigionamento e il rilascio di acqua a fini irrigui. Si tratta di un Consorzio privato con finalità pubblica, che si occupa principalmente della gestione della risorsa idrica nella Val di Non e della cura del territorio attraverso la costruzione e il mantenimento delle strade di accesso ai fondi e la tutela delle aree rurali nel loro complesso. 

Il progetto

Il Consorzio Val di Non è nato nel 2016 quando, di fronte alla necessità di contrastare la costante carenza idrica, si è resa necessaria una struttura di coordinamento che attuasse una serie di misure di infrastrutturazione irrigua e di gestione coordinata della risorsa idrica. 

La transizione dall’irrigazione a pioggia verso quella a goccia è stato un passaggio di notevole portata tecnologica e culturale dato che ha riguardato il passaggio dall’irrigazione per scorrimento agli impianti a pioggia, che si sono poi ulteriormente evoluti nell’irrigazione a pioggia lenta e infine in quelli a goccia. L’estrema capillarità raggiunta dall’impianto a goccia nel territorio della Val di Non, ha garantito un risparmio idrico tra il 35% e il 40%, generando una serie di benefici di carattere agronomico, tra cui la riduzione nella bagnatura della vegetazione e di conseguenza il minore utilizzo di anticrittogamici.  

I punti di forza

Gli investimenti per gli impianti di irrigazione a goccia hanno prodotto notevoli risparmi della risorsa idrica e una serie di benefici di carattere agronomico e ambientale. La capillarità della trasformazione è stata possibile grazie al modello di governance del Consorzio, che si affida a processi condivisi e ben compresi dalle comunità agricole e che, in maniera compatta, hanno concordato di ovviare al problema idrico con l’innovazione dell’irrigazione a goccia. Il Consorzio prevede una modalità di gestione dal basso, in cui le decisioni societarie, in primis la destinazione degli investimenti, viene concordata con gli agricoltori stessi, che nominano il Consiglio di amministrazione e il Presidente. 

I fattori di eccellenza

  • Governance: superfici agricole frammentate e di piccole dimensioni, che tuttavia garantiscono un fitto mosaico a custodia del territorio rurale. La gestione del Consorzio fa leva su tale conformazione, attraverso un modello di governance dal basso e partecipato dagli agricoltori stessi. 
  • Risparmio idrico: il passaggio dall’irrigazione a pioggia a quella a goccia ha permesso un risparmio idrico tra il 35% e il 40%. Inoltre, tale trasformazione ha determinato ricadute positive anche in termini agronomici, come ad esempio la riduzione nella bagnatura della vegetazione e di conseguenza il minore utilizzo di anticrittogamici. 
  • Tutela dell’ambiente: il lavoro del Consorzio si riflette sulla qualità dell’ambiente rurale in senso lato: infatti, le attività di tutela del territorio, di sistemazione del reticolo agricolo e di creazione e mantenimento delle strade interpoderali, producono una maggiore attrattività per il crescente turismo rurale e per la vita delle comunità rurali. 

Focus

Intervista

I numeri del progetto

  • 50 Consorzi Irrigui e di Miglioramento Fondiario della Provincia Autonoma di Trento  
  • 7.000 ettari  
  • 99% dei terreni irrigati tramite sistema a goccia 

Finanziamento pubblico 

  • Importo non disponibile

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