Nel corso dei secoli, dapprima la progressiva intensivizzazione dell’agricoltura e, in un secondo momento, i forti processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno trasformato un territorio un tempo ricco di rigogliose foreste in una delle aree più inquinate d’Europa. In tempi più recenti, tuttavia, sempre più amministrazioni pubbliche, enti e associazioni si stanno adoperando per migliorare i pochissimi ambienti naturali rimasti nella Pianura Padana e per crearne artificialmente altri, grazie anche alla conservazione delle specie autoctone messa in atto da alcuni organismi e istituzioni.
Il progetto
Il Bosco Vivo prevede la progettazione di piccoli interventi di riforestazione urbana e peri-urbana in terreni pubblici messi a disposizione dalle amministrazioni comunali del territorio, nei quali sono messi a dimora migliaia di esemplari di specie autoctone acquistate grazie a contributi erogati dalla Provincia di Padova, da donazioni e campagne di sensibilizzazione. La destinazione d’uso dei nuovi boschi spazia dalle attività ludico-ricreative alle funzioni didattiche, fino alla creazione di riserve di biodiversità interdette al pubblico. A dare vita al progetto è Spiritus Mundi, un’organizzazione di volontariato costituita da un piccolo gruppo di amici, accomunati dal desiderio di contribuire a migliorare la qualità del territorio padovano, restituendogli parte di quegli ambienti naturali che l’attività umana ha sottratto nel tempo.
I punti di forza
Grazie alla forte passione e capacità di sensibilizzazione e divulgazione, Spiritus Mundi ha saputo catturare l’attenzione delle amministrazioni locali nei confronti dei progetti di riqualificazione e forestazione. La presenza nell’associazione di tecnici forestali, l’approccio metodologico rigoroso ed ecosostenibile hanno convinto sempre più Comuni circa la sostenibilità del progetto, stimolandoli a destinare a bosco superfici pubbliche altrimenti abbandonate. Costruendo partnership con molte altre associazioni attive nel territorio padovano, Spiritus Mundi è riuscita a coinvolgere nel progetto una grossa fetta della cittadinanza, trasformando le giornate dedicate alla piantumazione degli alberi in vere e proprie feste ecologiche partecipate da centinaia di persone di tutte le età.
I fattori di eccellenza
- Sostenibilità: la scelta di ricreare boschi denota una visione di lungo periodo volta al ripristino della biodiversità in aree ormai depauperate delle proprie risorse naturali.
- Cooperazione: l’associazione ha saputo fare sistema con una moltitudine di enti ed associazioni attive sul territorio, allargando il proprio bacino d’utenza e coinvolgendo attivamente la cittadinanza.
- Volontariato: un piccolo gruppo di amici di estrazione e formazione variegata, accomunata da una sensibilità comune verso la qualità della vita nel proprio territorio.
Focus
Intervista
I numeri del progetto
- 15 ha di nuove aree boschive urbane
- 18.000 alberi messi a dimora
- 2.000 kg/ha/anno di CO2 assorbita
- 21 eventi realizzati
Strutture coinvolte
- 37 enti ed associazioni
- 27 scuole
Finanziamento pubblico
- 5.000,00 € circa erogato dalla Provincia di Padova per la riqualificazione di un’area boschiva