L'agricoltura può essere sostenibile anche nella componente sociale

Cooperativa Agricola Agricoopecetto

Pecetto Torinese - TO
A cura di
Patrizia Borsotto

La cooperativa agricola Agricoopecetto opera dal 2010 a Pecetto Torinese, comune di circa 4.000 abitanti della città metropolitana di Torino celebre per la produzione delle ciliegie che visto l’ambiente pedo-climatico favorevole alla loro produzione. La Ciliegia di Pecetto è stata riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) e incluso nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino. 

La cooperativa

La cooperativa agricola è composta da 27 soci e opera con l’idea di ampliare l’offerta di prodotti e servizi ai clienti e al territorio creando un punto vendita diretto dei prodotti frutticoli e orticoli freschi dei soci e un moderno laboratorio di trasformazione.  Il prodotto è venduto anche all’ingrosso rifornendo mense scolastiche, ristoranti, negozi e GAS ed è commercializzato con un marchio proprio che riporta sull’etichetta che si tratta di un “prodotto da agricoltura sociale”. Dal 2010 Agricoopecetto svolge pratiche di agricoltura sociale con l’obiettivo di facilitare il reinserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate (donne uscite da percorsi di violenza e tratta, persone uscite da percorsi di dipendenza, con grave sofferenza psichica, disabilità, rifugiati politici) che vengono impiegate nelle attività agricole e in quelle di trasformazione e commercializzazione. 

I punti di forza 

Grazie anche alla collaborazione e al supporto di Coldiretti Torino, l’avvio delle attività di agricoltura sociale ha favorito l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate che sono state impiegate nelle attività agricole e in quelle di trasformazione e commercializzazione presso il punto vendita. L’attività sociale ha permesso di raggiungere diverse finalità che riguardano il miglioramento psicofisico dei soggetti coinvolti, il sostegno alle famiglie, la contrazione della spesa per il servizio sanitario nazionale e attribuire un valore più etico alla produzione agricola. 

I fattori di eccellenza 

  • Contrasto al fenomeno di sfruttamento e caporalato in agricoltura grazie all’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo e rifugiati. 
  • Miglioramento della qualità della vita dei soggetti disabili e delle loro famiglie. 
  • Sostegno allo sviluppo sostenibile grazie alla realizzazione di attività imprenditoriali sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. 

Focus

Intervista

I numeri della cooperativa 

  • 27 soci 
  • 3 Amministratori che sono produttori agricoli 
  • 4/5 dipendenti nella cooperativa (50% afferente a categorie protette) 
  • 2 laboratori

Finanziamento pubblico 

Nessuno 

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