Abbiamo guardato alle diversità come ad una nuova opportunità

Casale di Emma 

Resuttano - CL
A cura di
Alessandra Vaccaro e Paolo Russo

Resuttano (CL) si trova in una zona collinare, a 600 m s.l.m., ad ovest del fiume Salso, nell’entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta. I resti del Castello di Resuttano rappresentano la testimonianza dell’insediamento arabo. A metà strada tra Palermo e Catania, l’economia di questo comune di circa 2.000 abitanti è legata tradizionalmente alla coltivazione del grano e delle mandorle e all’allevamento di ovini e bovini.

L’azienda

Ai piedi del castello di Resuttano si estende il Casale di Emma, una piccola azienda agricola con una forte vocazione per il sociale. Dal 2003, la proprietà è data in eredità a Emma, la madre dei fratelli Argentati che oggi gestiscono l’azienda agricola intorno al Casale. Accanto alle coltivazioni tradizionali (mandorle, olive, grano e dei prodotti dell’orto prodotti con metodo biologico) sono state avviate attività educative per i più giovani e per soggetti svantaggiati orientate a far conoscere e apprezzare i prodotti della terra, il legame con la natura e l’ambiente, la tradizione contadina locale. L’azienda aderisce alla rete delle Fattorie Didattiche, collabora con ONLUS che si occupano di soggetti down e punta a collaborare con il centro di accoglienza di immigrati presente a Caltanissetta per l’avvio di attività volte all’inclusione sociale attraverso il lavoro in campagna. 

I punti di forza

La valorizzazione delle risorse e delle competenze è il punto di forza sul quale i fratelli Argentati hanno fatto leva per diversificare la tradizionale attività agricola della famiglia. Sfruttando, infatti, il bagaglio di conoscenze ed esperienze diverse intorno alle quali si sono formati, ma soprattutto mettendole a sistema, è stato possibile dare nuovo slancio e ampie prospettive di sviluppo ad un’azienda, altrimenti destinata alla mera sopravvivenza. Avvalendosi di strumenti di finanziamento pubblico finalizzati all’avvio dell’attività agricola, è stato possibile preservare dall’abbandono un terreno con un antico casale, guardando all’agricoltura come campo di conoscenza, di incontro e di scambio soprattutto per le persone più sensibili: i bambini e i soggetti con svantaggi. 

I fattori di eccellenza

  • Valorizzazione dei legami fra agricoltura e sociale: l’agricoltura sociale come espressione della multifunzionalità in una rinnovata prospettiva unitaria in cui il binomio sviluppo economico – sviluppo sociale consente di contrastare l’abbandono dei territori storicamente dedicati ad attività agricole; 
  • Forza familiare: mamma Emma e i fratelli Argentati hanno fortemente voluto il rilancio dell’attività agricola trovando una dimensione nuova e funzionale alle esigenze familiari e del territorio; 
  • Creazione di uno spazio di accoglienza che permette anche ai soggetti svantaggiati di condividere esperienze e tempo in un ambiente naturale e all’aria aperta e in un contesto diverso dal consueto. 

Focus

Intervista

I numeri dell’azienda

  • 5 ha di terreno 

Finanziamento pubblico 

  • 304.445,50 € – Misura 311 “Diversificazione verso attività non agricole” azione B PSR Sicilia 2007-2013 

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