Passione e innovazione a servizio del vino

Azienda Vitivinicola Torre dei Beati 

Loreto Aprutino - PE
A cura di
Giorgia Matteucci

Le origini di Loreto Aprutino (PE) risalgono al periodo medioevale quando i monaci benedettini costruirono un castello ed un’Abbazia sulla sommità di una collina. L’economia locale è basata sulla produzione di olio extravergine di oliva e nel 2005 il borgo ha avuto il riconoscimento di “Bandiera Verde per l’Agricoltura”. L’area si caratterizzata per la vicinanza sia del mare che dei rilievi montuosi del Gran Sasso e della Maiella, che creano un microclima ideale per l’olivicoltura e per la viticoltura.

L’azienda

L’azienda Torre Dei Beati è stata fondata da Adriana Galasso che nel 1999 è subentrata, abbandonando la sua professione di Commercialista, nella gestione dei terreni del padre con l’idea di produrre vino di qualità. A coadiuvarla è il marito Fausto, che ha lasciato la professione di Ingegnere per dedicarsi esclusivamente all’attività di famiglia. 

Grazie al PSR l’imprenditrice ha dato forma al suo progetto imprenditoriale realizzando opere edili destinate all’ampliamento strutturale e acquistando macchinari e attrezzature per il processo di vinificazione. In azienda, lavorano stabilmente 5 dipendenti, mentre durante la vendemmia collaborano 18 operai. 

I punti di forza

Ricerca della qualità, innovazione e scelte strategiche sono le caratteristiche distintive dell’azienda.  L’azienda produce vino di qualità curando ogni fase del processo produttivo. L’introduzione di macchinari innovativi, di tecniche produttive e processi di raccolta altamente selettivi sono stati fondamentali per la produzione di vini che hanno ottenuto importanti riconoscimenti (Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Corona vini buoni d’Italia, Chiocciola dello Slow Wine, ecc.). Nel corso degli ultimi tempi l’azienda ha diversificato le produzioni, inserendo vitigni di bianco, Pecorino e Trebbiano, per allargare il mercato delle vendite. La commercializzazione a livello europeo è gestita da un consorzio di produttori a cui l’azienda aderisce mentre sul mercato extra-europeo è affidata a singoli distributori. Aver puntato sul mercato estero e sulla diversificazione dei distributori ha consentito all’azienda di ottenere la giusta remunerazione ottenendo un buon riscontro economico. 

I fattori di eccellenza

  • Qualità delle colture e dei prodotti: le produzioni sono biologiche certificate e i terreni sono coltivati nel rispetto dell’ambiente per ottenere prodotti di alta qualità. Inoltre, l’imprenditrice ha puntato sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni – Montepulciano, Pecorino, Trebbiano – producendo 3 etichette di rosso e 2 di bianco. 
  • Innovazioni di prodotto e di processo: in azienda sono stati introdotti nuove cultivar, per differenziare le produzioni e metodi di produzione innovativi – tecnica della selezione dei grappoli, spremitura con tecniche “soft”, vendemmia a scalare e tappeto di scelta – per un miglioramento continuo della qualità. 
  • Canali di commercializzazione: la predilezione del mercato estero e la diversificazione dei distributori consentono un rientro economico stabile e meno soggetto alle fluttuazioni del mercato interno.

Focus

Intervista

I numeri dell’azienda

  • 20 ha di vigneti 
  • 130.000 bottiglie di vino per anno 
  • 1 socio 
  • 5 dipendenti fissi 
  • 18 operai stagionali 

Finanziamento pubblico 

  • 75.740,00 € – Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” PSR Abruzzo 2007-2013 
  • 113.942,00 € – Misura 123 “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” PSR Abruzzo 2007-2013 
  • 9.500,00 € /anno circa – Misura 214 az. 2 “Pagamenti agro ambientali – Agricoltura biologica” PSR Abruzzo 2007-2013

Galleria fotografica

Casi correlati